Lettura Poesia Abbandono Vigano' Lecco

Lettura Poesia Abbandono Vigano' Lecco
Vincitrice del 1^Premio sessione adulti

sabato 24 marzo 2012

Riprendersi la Vita


A te, che un giorno di Settembre di anni ormai passati, hai deciso di riprenderti la tua vita. Di tenerla stretta tra le mani, affrontarla e viverla. Sicurezza nell’animo, decisione irremovibile.
 
Preparasti la valigia, poche cose … colma di speranza l’essenziale per ricominciare. Il mattino seguente, un saluto frettoloso un abbraccio, poche le parole. Devo andare, pronunciasti. Turbamento sul volto dei tuoi cari, tante le loro domande. Rimaste lì in quel soggiorno senza una risposta.
 
Una corsa alla stazione e poi, sul treno … un respiro profondo, il via del capo stazione e la partenza. Emozioni, ricordi che si susseguivano come i paesaggi visti dal finestrino della carrozza. Una corsa in retromarcia, nella mente. Disaccordi con il padre il non sentirsi amato di essere un ribelle un vero contestatore. Le sue parole di ricatto: “tanto domani sarai di ritorno” il non conoscerti per niente e, la sua disistima.
 
Intanto, il treno proseguiva  il suo tragitto lungo quei binari freddi e infiniti. Dopo ore ed ore di viaggio, il rallentare della corsa. Il treno, entrava in stazione. Essa appariva imponente, maestosa, completamente differente da quella da cui eri partito, più modesta. Eri giunto, nella grande città da te desiderata, la città del cambiamento, della tua rinascita.
 
Pochi soldi nelle tasche ma tanta l’aspettativa. Così cominciasti la tua nuova vita. I pensieri nella tua mente veloci come saette, come i passi dei suoi abitanti. Il ricordo di ciò che avevi lasciato del benessere, della tristezza che avevi dentro per te, non aveva più importanza si doveva andare avanti.
 
Non eri felice in quella cittadina di provincia, troppo borghese e con mentalità limitata. Ormai ciò che più ti premeva di più era l’affermare te stesso, di sapere che ce l’avresti fatta! Sì, da solo e che non saresti tornato indietro mai.
 
Essere libero, indipendente. Conquistarti il tuo posto nella città nuova, era il tuo riscatto. Ma non c’era più tempo per pensare, dovevi trovare un posto per dormire, ormai stava per imbrunire. La fortuna ti venne incontro, una camera, era lì pronta ad accoglierti. Il tempo di una doccia, pensare al mattino seguente sul da farsi come muoversi e cercare un lavoro.
 
Poi, il sonno, ti accolse tra le sue braccia. Al mattino, con la speranza nel tuo cuore, iniziasti il tuo percorso alla ricerca di un lavoro  per mantenerti. All’inizio non fu semplice tante le promesse ma nulla di concreto. Nel frattempo i pochi soldi che avevi stavano per finire, le preoccupazioni in agguato non ebbero mai il sopravvento. La tua fede e Speranza furono più forti, la tua salvezza.
 
Un bel giorno, trovasti il tuo primo impiego. L’assunzione la gioia era immensa, il primo passo alla realizzazione del tuo sogno.
 
L’approccio positivo con la quotidianità lavorativa, la dedizione, le tue capacità organizzative e disponibilità, ti premiarono. Cominciasti a raccogliere i primi frutti. Apprezzamenti, gratificazioni, l’aumento di stipendio.
 
Quest’ultimo, ti consentì di permetterti un appartamento in affitto e abbandonare così quella camera, troppo vicina alla stazione  e troppo al ricordo. Il tuo essere disponibile, onesto e leale ti donò moltissimi amici, persone che amavano come eri quello che avevi dentro, la tua semplicità, l’Amore  che emanavi. Il tuo sorridere sempre alla Vita, di esserne grati sempre. Il susseguirsi di nuovi posti di lavoro, con mansioni sempre più importanti, decisionali.
 
Assaporavi il radicale cambiamento, eri in fase di piena rinascita. Una scalata verso il tuo successo. Guadagnarsi un posto nella Vita. Un giorno poi, ti venne presentata una donna. Da lì, un percorso assieme durato decenni l’inizio di una attività assieme. Furono anni di duri sacrifici ma allo stesso tempo tante furono le soddisfazioni. L’imbiancarsi dei capelli l’amore finito e il ricominciare.
 
Mentre ti ascoltavo, lì seduto su quella panchina, pronunciasti parole nobili, riconoscenti : “Le donne sono sempre state presenti nella mia vita, mi hanno sempre aiutato, sono state il mio porto sicuro in notti di tempesta”. Amale, sii loro riconoscente, gentile. Dona loro tutto te stesso, guardale come fossero degli alberi che offrono il loro frutto, il frutto dell’amore molto pregiato. Raro da trovare e difficile da avere, è il frutto della Vita.

 

24Marzo 2012 © Salvatore Brigante

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