Il ricordo di un paesaggio vissuto in bianco e nero.
All’improvviso, il ripresentarsi con i suoi colori
e restituirne la vita.
Le oscuranti nuvole, compagne nella detestata tristezza
spinte da un vento lieve
lasciano posto alle sfumature dell’immenso cielo
donate dal ben tornato splendente Sole.
Con la sua energia vitale
stormi di rondini volteggiano liberi nelle alte quote
come a rincorrersi per poi planare e delicatamente
sfiorare il contorno di quel paesaggio ora vivo.
Il loro garrire
melodia di un delicato risveglio.
Seguirli con lo sguardo
sino a dissolversi nell’orizzonte.
I prati in fiore, le venature nei colori
la gioia mia, nel veder così tanto splendore.
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