È il rifiuto
a coattive violenze
graffianti l’animo
offendendola dignità di essere umano.
È protesta che s’alza pian piano
nell’io ferito senza ragione alcuna
lasciandosi andare in un accorato
canto di versi d’affrancamento.
È forza prorompente che si alimenta
strofa dopo strofa come quelle udite
nelle piantagioni da quegli uomini resi
schiavi dai loro fratelli di pelle diversa.
È spezzare le catene limitanti la libertà
nel rispetto delle persone umane !!!
12 Settembre 2012 © Salvatore Brigante
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