Ero immerso nel mio pensiero e immaginavo anelli di eterea essenza avvolgere
gli alberi più alti, circondare le fronde rigogliose, pieno di nidi di uccelli
colorati e canterini, accarezzarli dolcemente e poi dirigersi nel cielo
ampliando pian piano il loro raggio dirigendosi laddove il mio sguardo non
poteva arrivare. La tristezza, mi accolse tra le sue braccia avvolgendomi
completamente; che strano - pensai tra me e me - non avvertivo alcun senso di
freddo o distacco alcuno e così mi lasciavo coccolare. Era dolce sembrava un
manto di calore. Aprì i miei occhi all'improvviso e vidi la mia anima che in un
senso circolare fluttuava nell'infinito seguendo la stessa scia degli anelli
che avevo immaginato nel mio pensiero. Mi sentì nudo, spoglio come un albero a
cui il vento fresco d'Autunno ha strappato le foglie. Ho lasciato così il mio
corpo per continuare il viaggio dell'anima.
17
Gennaio 2014 Salvatore © Brigante
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