Abbandonarsi al pensiero
come ad un sogno
che mai vorrei avesse fine
raggiungere luoghi confacenti
quella dimensione distrae
la consapevolezza inganna;
sa tanto di fantascienza
smaterializzarsi.
Posso
essere altresì terreno
forse più consono ai mortalitrasformandomi in un lombrico
percorrere cunicoli sotterranei
ingurgitando saliva e umanità
quella lasciata sopra la testa
e dopo chilometri e chilometri
percorsi nel buio assoluto
riemergere e vomitare tutto
d’altronde non voglio tenermi nulla.
Non
mi dispiacerebbe affatto
rinchiudermi
in me stessocome se fossi una crisalide
avvolta nel suo bozzolo
aspettando di rinascere farfalla
e nel primo battito delle ali
volare via
da questo meraviglioso mondo.
15
Novembre 2014 © Salvatore Brigante
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