Del vespro, è la malinconia:
“assale famelica come fossi
la preda di cui nutrirsi.”
L’età non più giovane,
porta a rivivere
i momenti felici di gioventù.
Incontri fortunati tra cui,
l’amore della mia vita
che ora non c’è più.
Nel vortice dei ricordi
trascorro il giorno:
“rivivo un sogno ad occhi aperti.”
Tra gioia, malinconia e a volte
un briciolo di rancore,
passano minuti, ore e giunge il Vespro.
L’udire le campane della chiesa,
richiamano a sé i fedeli
nel cuor mio, c’è ancora tanto amore.
4 Luglio 2024 © Salvatore Brigante
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