È
muro
di ghiaccio che
si erge
tra l’io
smarrito e il mondo
il distacco pian
piano
acuisce il silenzio.
Chiuso
da impenetrabili
specchi
di gelo imperturbato
da voci e figure
la situazione
vive.
Non più stagioni di calore
a sciogliere il gelo creato
né colori a ridare vita
tra tonalità riflesse
sulla fredda parete
tombale.
È
oscuro ratto perpetrato
alla sensibilità.
È
apatia nella coscienza
a raggelare l’animo.
È
disumana indifferenza
che fredda l’emozione
imprigionandoci
in un sepolcro
glaciale.
26Settembre 2012 © Salvatore
Brigante
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